Se gestisci una piccola o media impresa e credi che la cybersecurity sia un problema riservato solo alle multinazionali, fermati subito: stai commettendo il primo dei tanti errori informatici che possono mettere a rischio la sicurezza della tua azienda.
Nel mondo digitale di oggi, nessuna azienda può considerarsi troppo piccola per essere attaccata. Gli hacker non fanno distinzioni in base alle dimensioni dell’impresa, ma cercano vulnerabilità, falle nei sistemi e, soprattutto, aziende poco preparate a difendersi. Purtroppo, molte PMI sottovalutano il rischio informatico fino a quando non si trovano a fronteggiare danni economici, blocchi operativi e danni d’immagine difficili da recuperare.
Prevenire è sempre meglio che curare. Ecco perché vogliamo mostrarti i 5 errori informatici che mettono a rischio la tua azienda — e come puoi evitarli, già da oggi, per proteggere il tuo business.
1. Pensare di essere invisibili agli hacker
Uno dei primi errori informatici è sicuramente una convinzione ancora troppo diffusa tra le PMI, ovvero che i cybercriminali siano interessati solo a grandi aziende, banche o istituzioni pubbliche. In realtà, è vero il contrario. Le PMI rappresentano spesso il “bersaglio ideale” proprio perché meno strutturate dal punto di vista della sicurezza.
Un attacco a una PMI può generare guadagni immediati per un hacker: furto di dati, ricatti tramite ransomware, accessi illeciti a conti bancari o semplicemente rivendere le informazioni raccolte sul dark web.
Quindi, come devi agire? Inizia da piccoli strumenti gratuiti, come Google Alerts, per monitorare la reputazione online del tuo marchio. Se qualcuno cita la tua azienda in forum, blog o social network, riceverai una notifica: una prima linea di difesa utile e facile da usare.
2. Affidarsi esclusivamente al firewall
Molte aziende credono di essere al sicuro solo perché hanno installato un firewall. Ma affidarsi a un’unica barriera è uno dei tanti errori informatici banali che si fanno ripetutamente.
Il firewall è come una porta blindata: fondamentale, sì, ma da solo non basta se lasci le finestre aperte o se le chiavi sono troppo facili da trovare. La sicurezza efficace deve essere multilivello:
- password robuste e uniche;
- autenticazione a due fattori (2FA);
- aggiornamenti software regolari;
- backup automatici;
- e una formazione costante dei dipendenti.
Strumenti come Google Workspace possono aiutarti in tutto questo: dalla gestione centralizzata degli accessi alla protezione avanzata dei documenti aziendali. Anche senza un reparto IT interno, puoi ottenere una sicurezza professionale e facile da amministrare.
3. Sottovalutare la formazione del personale
Sai qual è il punto debole più frequente in ambito di sicurezza? Le persone. Anche il miglior sistema informatico può essere messo in crisi da un clic sbagliato su un’email di phishing o da una password troppo semplice.
Investire nella formazione dei tuoi collaboratori è una delle misure più efficaci che puoi adottare. E non serve organizzare corsi lunghi o costosi. Bastano sessioni mensili di 15-20 minuti, facilmente realizzabili tramite Google Meet, per aumentare la consapevolezza e il livello di attenzione.
Vuoi testare quanto hanno imparato i tuoi dipendenti? Usa Google Forms per creare brevi quiz di verifica: pratici, personalizzabili e subito pronti all’uso. Questo ti dà la possibilità di monitorare costantemente i tuoi dipendenti con l’obiettivo di ridurre il margine di errori informatici.
4. Usare software e sistemi obsoleti
Ogni giorno vengono scoperti nuovi difetti nei sistemi operativi e nei software più usati. Gli hacker monitorano queste vulnerabilità e le sfruttano per accedere ai dispositivi non aggiornati.
Se usi sistemi obsoleti, è come lasciare le chiavi di casa sotto lo zerbino. Anche se può sembrare fastidioso riavviare un computer per un aggiornamento, ricorda che è un’azione semplice che può salvarti da danni ben più gravi.
Con Google Chrome Enterprise, ad esempio, puoi centralizzare e automatizzare gli aggiornamenti di browser e dispositivi, assicurandoti che ogni postazione di lavoro sia protetta e aggiornata senza interventi manuali complessi.
5. Non preparare un piano per gestire eventuali incidenti
Molte PMI si accorgono troppo tardi di non avere un piano di emergenza, uno dei classici errori infortmatici. In caso di attacco informatico, sapere cosa fare — e farlo in fretta — può fare la differenza tra una breve interruzione e una crisi aziendale totale.
Un piano efficace non deve essere complicato: basta stabilire chi è responsabile, chi contattare, e come recuperare rapidamente i dati. Avere backup automatici, magari con strumenti come Google Cloud, ti permette di ripristinare file importanti anche dopo un attacco ransomware o un guasto hardware.
Come agire subito per proteggere la tua azienda dagli errori informatici più comuni
Proteggere la tua impresa dalle minacce informatiche non deve essere complicato, costoso o riservato ai giganti della tecnologia. Anche con risorse limitate, puoi mettere in campo soluzioni semplici, efficaci e personalizzate.
eSourceCapital, partner ufficiale di Google, conosce bene le esigenze delle PMI. Infatti, offriamo consulenze gratuite e ti guidiamo passo dopo passo nel rafforzare la tua sicurezza digitale, usando strumenti potenti ma accessibili a tutti.
Con il nostro supporto, puoi:
- proteggere i dati dei tuoi clienti,
- garantire la continuità operativa della tua azienda,
- e dormire sonni tranquilli sapendo di aver fatto il possibile per evitare sorprese spiacevoli.
Non aspettare che sia troppo tardi. Contattaci oggi stesso per una consulenza gratuita e scopri quanto può essere semplice iniziare a costruire una solida difesa contro gli attacchi informatici.
La sicurezza della tua azienda parte da te.