Premessa
Il periodo storico che stiamo attraversando è fortemente caratterizzato da scelte in ambito politico ed economiche volte a tutelare l’ambiente. Dobbiamo purtroppo ammettere che la crisi climatica è ormai un dato di fatto e il rischio di arrivare a un punto di non ritorno è molto alto. Il decennio 2010-2019, infatti, è stato il più caldo di sempre da quando le registrazioni della temperatura sono diventate regolari e più precise. Rispetto ai livelli preindustriali, la concentrazione di gas serra nell’atmosfera ha toccato picchi veramente alti; questi cambiamenti hanno visto, come conseguenza diretta, un aumento di fenomeni come siccità, dissesti idrogeologici, inondazioni, crisi idriche e perfino estinzioni di specie.
Cosa fa Google per l’ambiente?
L’azienda di Mountain View ha a cuore l’ambiente praticamente da sempre.
Già nel lontano 2007 Google ha portato le emissioni annuali nette a zero acquistando compensazioni di alta qualità per bilanciare quelle che non erano in grado di ridurre in modo diretto.
Nel 2010 è stata la prima azienda a comprare energia rinnovabile in larga scala tramite PPA (Power Purchase Agreement, ovvero un accordo che prevede l’acquisto di energia da un determinato impianto durante un dato periodo di tempo e a un prezzo negoziato).
Dal 2017 e per ogni anno a seguire, Google ha avuto il primato mondiale nel compensare al 100% il proprio consumo energetico con energia rinnovabile e due anni dopo, nel 2019, ne è diventato il maggior acquirente mondiale su base annua.
Quello che sembra già un risultato dalla portata enorme, è soltanto una piccola parte. La “storia” non è ancora finita!
Nel 2020 Google diventa la prima azienda a neutralizzare le proprie emissioni di carbonio precedenti, a diventare carbon neutral e a compensare il 100% del consumo energetico annuale con energia rinnovabile.
L’obiettivo ancora più ambizioso è fissato per il 2030, data entro la quale Google utilizzerà soltanto fonti energetiche a zero emissioni di CO2.
Questo approccio “green” non riguarda soltanto le politiche interne aziendali, ma ha come scopo anche la promozione di scelte sostenibili nei confronti dei propri utenti finali. La selezione di voli ed hotel, quando effettueremo una ricerca in Google, suggerirà delle etichette per contraddistinguere le strutture che sfruttano l’energia rinnovabile; su Google Maps invece verranno suggeriti itinerari che comportano una minore emissione di anidride carbonica, se l’orario di arrivo è simile a quello del percorso più veloce.
Sfruttare la soluzione di Google Workspace per la propria azienda, non vuol dire soltanto migliorare la qualità del proprio lavoro, ridurre i costi, ottimizzare i tempi ed essere sempre connessi con tutti ovunque ci troviamo. Vuol dire anche, in aggiunta a tutto questo, tutelare l’ambiente in cui viviamo. Perché non ci può essere progresso economico e tecnologico, se il pianeta in cui questo progresso deve attuarsi va lentamente morendo.
Noi siamo qui per aiutarvi nella scelta: contattateci per scoprire come Esource Capital può supportarvi facendovi scoprire tutti i vantaggi che la soluzione di Google Workspace può portare nel vostro lavoro.
Cloud Journey with Peace of Mind!