Green cloud computing: una soluzione sostenibile

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Parlando di green cloud computing, ci addentriamo in un argomento molto ricorrente. La sostenibilità ecologica è uno dei temi attuali diventato, oramai, tra i più discussi al livello globale. Sono numerose le aziende che hanno preso a cuore questa tematica e per combattere ciò che minaccia il benessere del nostro mondo ogni giorno, hanno cominciato a adottare delle soluzioni ecologiche e sostenibili in grado di abbassare il livello di inquinamento.

Infatti, è ormai ricorrente vedere imprese di ogni settore di mercato elidere la produzione di rifiuti, in particolare quelli non riciclabili per promuovere tecnologie green, rispettose dell’ambiente e in grado di rendere questo mondo, un mondo migliore.

Ma, essenzialmente, di cosa si tratta?

Questo articolo si incentrerà principalmente su ciò che offre questo servizio al livello ecologico, con l’obiettivo di farti capire quanto sia davvero conveniente adottare un sistema come quello del cloud computing.

Green cloud computing: che cosa è?

Attraverso la parola “green” possiamo subito comprendere che si tratta di una serie di linee guida che ti permettono di adottare un sistema comportamentale aziendale a tal punto da produrre un impatto minimo sull’ambiente. Dunque, ottimizzare i consumi energetici e ridurre gli sprechi di energia.

Google ha affermato che le sue operazioni sono carbon neutral. Ciò significa che i server cloud producono un impatto di carbonio inferiore rispetto ad altri tipi aziendali o ad un data center locale medio.

In base a quello che abbiamo detto, è importante affermare che oggigiorno l’obiettivo di Google è quello di utilizzare energia a zero emissioni di CO2, 24 ore su 24, 7 giorni su 7, su tutti i suoi data center entro il 2030.

Qual è il segreto di Google con green cloud computing?

L’utilizzo di cloud computing si basa su risorse condivise. Il cloud supporta più prodotti contemporaneamente; in questo modo le risorse vengono distribuite in modo equo ed efficiente tra tutti gli utenti.

Infatti i provider di servizi in cloud hanno dimensioni sufficienti per fare grandi economie di scale, ottimizzando l’utilizzo di hardware e processi efficienti: soluzione alquanto complicata e dispendiosa se si cercasse di farlo in maniera autonoma e con un software on-premis.

Un caso della GSA (General Services Administration) ha dimostrato che le aziende passate a Google sono riuscite a ridurre i costi di computing degli uffici, i consumi energetici e le emissioni di CO2 del 65-90%.

Un altro studio effettuato direttamente da Google dimostra come l’adozione di Gmail riesce a ridurre l’impatto ambientale del servizio di posta elettronica del 98% rispetto a servizi e-mail di altri server locali.

Google ha anche creato una raccolta di strumenti per aiutarti a segnalare con precisione le emissioni di CO2 associate all’utilizzo che fai con il tuo Google Cloud, così da aver la possibilità di comprendere come puoi intervenire per ridurre il tuo impatto ambientale. La suite Carbon Sense ti offre prodotti come Active Assist e carbon Footprint per aiutarti nel garantire un pianeta migliore e più sano.

Quali sono i benefici di green cloud computing?

Come abbiamo già detto, il green cloud computing deve essere visto come una soluzione che ti consente di sfruttare tutti i vantaggi cloud avendo la possibilità di ridurre al tempo stesso gli effetti negativi e, dunque, le emissioni di CO2 e gli sprechi energetici. Ma quali sono i principali benefici che tutto ciò comporta?

  • Riduzione di emissioni nocive

Eliminare i propri server fisici e migrare in quelli cloud, permette alla tua azienda di produrre una minore quantità di emissioni di gas ed effetto serra. Infatti, è stato stabilito che se tutti i data center in uso nel 2024 fossero progettate per il green cloud computing, si risparmierebbero quasi 1,6 miliardi di tonnellate di CO2.

  • Risparmio sui costi

Se abbiamo dimostrato quanto l’uso del cloud sia efficiente, automaticamente è possibile anche spendere di meno. Questo perché, il green cloud computing consente minori consumi e quindi anche maggiori risparmi.

Passare al green si può raggiungere un risparmio che oscilla tra il 30% e il 40%, a seconda dei casi.

  • Una prestazione software migliore.

Ottimizzare un software per renderlo ecosostenibile significa anche renderlo più agile e veloce. Questo infatti permette non solo di ridurre l’impatto ambientale ma anche di soddisfare le esigenze dei clienti. Una miglior performance e un’interfaccia ben ottimizzata comportano una maggiore produttività.

Da quanto abbiamo riportato, noi di ESourceCapital ci teniamo a condividere il nostro lato ecosostenibile con la speranza di convincere tu, cliente, ad adottare una migliore soluzione che possa comportare un maggior impatto ambientale, un minor spreco energetico e maggior efficienza per te.

Scegliere green cloud computing significa adottare applicazioni più leggere che richiedono meno hardware, meno energia e che, quindi, prevedano un utilizzo meno costoso e più efficiente.

Per maggiori informazioni, puoi chiedere a noi: noi siamo per il green!