Premessa
Dicendo che il nostro mondo sta velocemente passando al digitale, non stiamo rivelando un grande segreto sconosciuto ai più. È sotto gli occhi di tutti come la nostra vita quotidiana e lavorativa stia cambiando inesorabilmente grazie agli strumenti che ci vengono offerti dalle ultime tecnologie. I vantaggi sono evidenti a tutti: gestire il proprio lavoro, ad esempio, mantenendo i nostri file archiviati sul cloud comporta diversi benefici, tra cui la possibilità di avere tutto a nostra disposizione a prescindere dal luogo fisico in cui ci troviamo. Tra gli altri pro, c’è di certo una gestione molto più sicura dei propri dati rispetto all’archiviazione in drive fisici (che possono essere soggetti a deterioramento, malfunzionamento, disastri naturali, ecc, con inevitabile perdita di dati).
Queste nuove opportunità messe a disposizione degli utenti, tuttavia, portano con sé anche nuove minacce. Sentiamo spesso parlare di attacchi informatici che sono aumentati in questo lungo e triste periodo di guerra in Ucraina. Ma quali sono queste fantomatiche minacce? La lista sarebbe molto lunga, però cercheremo di scoprire assieme le più diffuse e pericolose:
1. Phishing/whaling
Si tratta di un invio fraudolento che fingono di provenire da mittenti (come ad esempio aziende) ritenuti affidabili dal destinatario. Lo scopo di queste email è ingannare il malcapitato con lo scopo di ottenere informazioni personali, come ad esempio password o numeri di conti correnti bancari. In base alla tipologia della minaccia, si distinguono a loro volta 3 diverse forme di attacco: il phishing vero e proprio, che consiste in un invio massivo di email che possono contenere link a siti, invitando il destinatario a iscriversi (per esempio per vincere una somma in denaro) in modo da poter rivelare le proprie credenziali di accesso; c’è poi lo spear phishing, ovvero un attacco mirato a una singola persona tramite un’email che contiene un malware che, se installato, permette al malintenzionato di accedere ai dati; infine abbiamo il whaling, tentativo di frode per indurre qualcuno a compiere una determinata azione, ad esempio un trasferimento di denaro. Questo attacco è fatto in modo da sembrare una mail aziendale importante, inviata da un’autorità legittima.
2. Spoofing
L’attacco stavolta consiste nella falsificazione dell’intestazione di una mail, in modo tale che il messaggio sembrerà provenire da un mittente diverso da quello reale. Il malintenzionato gioca sul fatto che l’ignaro destinatario sia portato a fidarsi, pensando che il messaggio arrivi da una persona o da un dominio conosciuto. Questa minaccia viene spesso utilizzata proprio per attuare delle vere e proprie campagne di phishing (di cui abbiamo appena parlato) o spam, in quanto è più facile che il destinatario possa aprire una email che presenta le suddette caratteristiche.
3. Malware
Malware, o anche “software malevolo”, è un codice/programma che ha come scopo principale quello di impadronirsi, in maniera più o meno parziale, del controllo di un determinato dispositivo con l’obiettivo di danneggiarlo. I malware infatti possono rubare, criptare o eliminare i dati, alterare o compromettere le funzioni fondamentali di un computer e perfino spiare le attività degli utenti senza che questi debbano fornire una autorizzazione (spesso infatti non se ne accorgono nemmeno). In base al tipo di azione che compiono, ci sono tantissime sottocategorie di malware (spyware, ransomware, trojan, keylogger, ecc…).
Come difendersi?
Abbiamo visto solo una piccola parte delle potenziali minacce che si aggirano e che possono arrecare danni gravissimi. Ma come difendersi? Il primo passo è sicuramente quello di formare il proprio personale, in modo che sappia come muoversi in questo apparente campo minato e schivare tutte le trappole. Potrebbe non essere sufficiente però senza gli strumenti adeguati. Per fortuna, in nostro soccorso, vengono diverse soluzioni cloud che utilizzano potenti strumenti di sicurezza che ci supportano nella prevenzione e la risoluzione di tutti questi attacchi. Google Workspace, in particolare, offre agli amministratori controlli a livello aziendale sulla configurazione del sistema e sulle impostazioni delle applicazioni, il tutto in una dashboard che consente di ottimizzare i processi di autenticazione, la protezione delle risorse e il controllo operativo. Per “dormire sonni tranquilli”, la soluzione di Google è certamente quello che fai per voi!
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