HANGOUT anche senza un account Google

Contenuti

Da adesso è possibile richiedere l’accesso alle videoconferenze Hangout 

anche senza un account Google

Schermata 2015-12-18 alle 15. 30. 22

Hai mai voluto creare una videoconferenza con un cliente su Hangout ma non è stato possibile perché non aveva un account Google? Sei fortunato! Da adesso, si può.

Google ha reso questa caratteristica ancora più utile con l’aggiornamento delle sue videochiamate, eliminando il requisito del possesso di un account Google per gli ospiti che vogliono partecipare a una videoconferenza Hangout.

Vuoi sapere come funziona?

L’organizzatore della videochiamata fornisce il collegamento tramite link agli ospiti senza un account Google, che saranno invitati ad inserire il proprio nome e richiedere la partecipazione alla chiamata.

Request-join-guest-hangouts

Ogni partecipante del dominio organizzazione potrà confermare o rifiutare l’accesso degli ospiti alla chiamata attraverso un semplice click.

Hangouts-guest-accept-reject

Google sta, inoltre, lavorando per rendere questa opzione sempre più semplice da usare anche per gli ospiti che non utilizzano Google Calendar, creando un collegamento alle videochiamate visibile già nella descrizione dell’evento.

Con le caratteristiche di sicurezza di Hangout puoi limitare le videoconferenze alle sole persone interne all’organizzazione o eliminare alcuni partecipanti, rispondendo a tutte le esigenze dell’azienda in modo semplice e sicuro.

Hangout non è solo videoconferenze: potrai, infatti, condividere lo schermo del tuo computer con tutti i partecipanti alle chat video per visionare presentazioni, foto o altri contenuti, eliminando lo scambio di file pesanti tramite mail.

E se hai bisogno di effettuare chiamate verso destinazioni diverse da Stati Uniti e Canada, potrai ricaricare il tuo account Google per usufruire di tariffe internazionali estremamente basse.

Per scoprire di più su questi aggiornamenti di Google Apps con l’aiuto di un nostro esperto, contattateci a infoitaly@esourcecapital.com.

©Valeria La Cognata